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Foibe

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ThE)Segugius

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Joined: 18 Mar 2003 16:22

Post 07 May 2003 15:09

ThE)AuToCarRo wrote:Wolf... abbi pazienza, autocensurati. Va bene esprimere le proprie idee ma la campagna elettorale nn è ancora iniziata.


mostroautocarrosauro sei una zecca :) ! L'ho sempre detto che nella foto assomigli a cofferati qwertyuiop :love: !

Credo che questo post inviti ad inneggiare alle varie fazioni, destra o sinistra che siano... è inevitabile ora mai i politici dominano il globo :wink:
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M A F I A

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A D M I N

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Post 07 May 2003 15:34

:idea:

Ho letto il post di Venus, conoscevo la storia delle Foibe ma non la ricordavo. Il problema degli esseri umani è proprio questo, la memoria, certe cose non andrebbero MAI dimenticate. Qui la destra, la sinistra, i fascisti ed i comunisti non c'entrano proprio niente. Qui si parla tristemente di crudeltà che di umano ha ben poco, di cattiveria e odio per la "propria razza" che nemmeno il piu' feroce degli animali di questa terra ha.
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Peppe dice che Blackberry fa schifo, e che Android fa schifo ma per anni...
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ThE)JuSTiCe

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Location: Dove mi porta il cuore

Post 07 May 2003 15:46

[OT] Resta il fatto che il maschio dell'amantide religiosa viene ucciso dalla femmina dopo l'accoppiamento :wink: ... questa frase serve solo per sdrammatizzare!
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ThE)JuSTiCe

ThE)PoWeR OveR ALL

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VeNuS

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Post 07 May 2003 17:30

potevi pure risparmiartela
... Manuele sei sempre nei miei pensieri ...

But watch his eyes burn you away
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ONORE A MISTAH


ThE)MaGISTraTe wrote:A te ci vorrebbe un bagno in una vasca di miele ZUCCHERATO mi sa

Diamo l'ultima parola agli anziani
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ThE)UfO

Post 07 May 2003 19:44

Concordo pienamente con Venus sul fatto che non c'è niente da sdrammatizzare in un fatto del genere.
Anzi dovremmo accentuare il dramma di tutto questo proprio per far si che questi sacrifici non vengano dimenticati e ci insegnino che la vita è una cosa sacra e và rispettata al di là di ogni razza, colore, ideologia.

Comunque Jus , sappiamo tutti che sei profondamente buono e non l'hai detto per superficialità ma proprio per sdrammatizzare :)
Last edited by ThE)UfO on 07 May 2003 20:04, edited 1 time in total.
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MarabU

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Post 07 May 2003 20:25

Giuro che questa cosa non la sapevo. Ad un certo punto sentivo il desiderio di interrompere la lettura. La crudeltà delle masse è incredibile.

Trovo anche che Il commento di autocarro sia fuori luogo. Anche il fatto che qualcuno lo abbia definito "grosso".
Il Marabù è un uccello predatore. Il Marabù è anche un ucello spazzino. Queste caratteristiche lo rendono odiato e disprezzato dagli esseri umani. Gli umani apprezzano gli animali in cui vedono le qualità che desiderano tanto avere e odiano gli animali dalle caratteristiche che vorrebbero catalogare non "umane". Il mondo in cui viviamo non è governato da micetti graziosi o cani fedeli. Sono i Marabù a governare in questo mondo, e sono dei pessimi bastardi.
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ThE)HoUsE

Post 08 May 2003 01:10

anchio il dramma delle foibe non lo conoscevo e non capisco come mai questa crudelta non venga ricordata, fa parte della nostra storia che sia bella o brutta dovrebbe essere materia di studio e di riflessione.
Last edited by ThE)HoUsE on 08 May 2003 01:11, edited 1 time in total.
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M A F I A

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A D M I N

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Post 08 May 2003 01:29

Testimonianze:

Don Francesco Bonifacio wrote:Don Francesco, la sera dell’11 settembre 1946, tornava verso casa percorrendo un sentiero in salita. Nel pomeriggio, in una frazione della zona, aveva ordinato la legna per scaldare il focolare domestico durante i rigori dell’inverno. Più tardi era salito a Grisignana per trovare conforto nell’amicizia che lo legava a un confratello, monsignor Luigi Rocco, e per ricevere l’assoluzione. Sulla via del ritorno il sacerdote venne fermato da due uomini della guardia popolare. Un contadino che era nei campi si avvicinò ai sicari e chiese loro di lasciar andare il suo prete, ma fu allontanato brutalmente e minacciato perché non dicesse nulla di ciò che aveva visto. Poco dopo le guardie sparirono nel bosco. Il sacerdote fu spogliato e deriso, ma egli, a bassa voce, cominciò a pregare. Si rivolse al Signore e chiese perdono anche per i suoi aggressori. Accecati dalla rabbia, i due cominciarono a colpirlo con pugni e calci: don Francesco si accasciò tenendo il viso tra le mani, ma non smise di mormorare le sue invocazioni. I suoi carnefici tentarono di zittirlo scagliandogli una grossa pietra in volto, ma il curato, con un filo di voce, pregava ancora. Altre pietre lo finirono. Da allora non si seppe più nulla di lui. Il suo corpo, dopo l’atroce esecuzione, scomparve. Quasi certamente fu gettato in una foiba.

Don Francesco Bonifacio fu ucciso a trentaquattro anni, ma rimase nel cuore e nella memoria di chi ebbe la fortuna di incontrarlo.


Notizie in Piu' wrote:CINQUANT'ANNI DI SILENZIO Il genocidio ignorato dalla storiografia "ufficiale" Teodoro Francesconi


Il conflitto nella ex-Jugoslavia fra serbi e croati, la guerra che ha per teatro la Bosnia, la durezza di una lotta che coinvolge donne, vecchi e bambini ha portato all'attenzione dei popoli europei e dei nostri connazionali certe caratteristiche degli slavi del sud.
Si è parlato di "pulizia etnica" e delle modalità con le quali i contendenti in causa intendono applicare questa politica al fine di risolvere radicalmente ogni problema di convivenza: attraverso il terrore, annientando l'avversario, annichilendo ogni sua volontà di contendere il predominio del paese costringendolo alla fuga.
Non sappiamo se, ed in che misura gli Italiani, alla mercé delle manipolazioni dei mass-media sempre strumentalizzati, abbiano avuto la possibilità di recepire il messaggio.
Gli slavi del Sud sono popolazioni che, a seguito di esperienze storiche traumatizzanti quali secoli di dominio ottomano, tre anni di guerriglia partigiana, decenni di regime marxista, sono portati a vivere ogni contesa di carattere religioso, politico, etnico, in maniera violenta e radicale, dove la brutalità e la crudeltà non conoscono confini. d'altra parte, questa, una realtà che avrebbe dovuto essere ben recepita dal nostro popolo perchè, nel corso dell'ultimo conflitto, almeno 400.000 soldati italiani si sono alternati come truppa di presidio in Jugoslavia ed hanno visto con i propri occhi cosa significasse la lotta tribale che tormentava quel paese: serbi contro croati, cattolici contro greco-ortodossi e mussulmani, partigiani comunisti contro cetnici realisti, ustascia e guardie bianche contro tutti, in un'orgia di stragi, torture, vendette, efferatezza.
Ma in tutto questo, e torniamo a riferirci ai mass-media, non si poteva e doveva parlare per due ottimi motivi.
Innanzitutto in Jugoslavia aveva trionfato il comunismo e sottolineare gli aspetti deteriori di un paese che aveva abbracciato questa fede voleva dire schierarsi e comportava un'alzata di scudi da parte delle sinistre. Era opportuno tacere per non essere accusati di fascismo ed incorrere nella riprovazione generale. Poi c'era un secondo eccellente motivo, e cioè che la fine del secondo conflitto mondiale aveva visto la Jugoslavia (Slovenia e Croazia si dovrebbe dire oggi) impadronirsi di tre province nelle quali la popolazione di lingua italiana era da sempre stata maggioritaria: quelle di Pola, Fiume, Zara. Questa occupazione, oltre a mutilare ingiustamente la Nazione, aveva comportato l'esodo di 350.000 nostri fratelli, e criticare la Jugoslavia significava fare del "revanschismo", disobbedire agli ordini e nuocere agli interessi degli Stati Uniti.
Sulla "pulizia etnica" come concepita dai nostri confinanti ad oriente, silenzio assoluto, come silenzio assoluto si doveva osservare sulla maniera spietata con la quale era stata praticata ai nostri danni.
Il termine "foibe" è stato così per cinquanta anni oggetto di una accurata rimozione, almeno negli ambienti ufficiali.
Sappiamo bene che questa rimozione non riguarda i nostri lettori, ma ci sia consentito di cogliere l'occasione per fare qualche precisazione.
Il termine "foiba", pozzo naturale che si riscontra con grande frequenza nel terreno carsico della provincia di Pola, è stato convenzionalmente usato a proposito di tutte le eliminazioni di carattere politico ed etnico effettuate nelle province orientali. In effetti le "foibe" riguardano solo una piccola parte delle 15.000 - 20.000 persone di cittadinanza e lingua italiana che sono state assassinate in quella zona dal 1943 al 1950. I dalmati, i fiumani, gran parte dei goriziani uccisi sono stati fatti sparire in mille ingegnosi modi che nulla hanno a che vedere con gli orridi carsici. Ciò non toglie che il termine "foibe" abbia assunto un significato particolare nella "pulizia etnica" effettuata a nostro danno ed abbia avuto un grandissimo rilievo nel terrorizzare, soggiogare, costringere alla fuga i nostri connazionali.
Si cominciò a parlare di "foibe" in Istria ed a Trieste nell'ottobre del 1943, quando l'offensiva tedesca permise di riprendere il controllo del territorio, restato per tre settimane alla mercé degli slavo-comunisti. Erano spariti da 1000 a 1500 nostri fratelli che erano stati prelevati dalle loro abitazioni e deportati.
Spariti nel nulla? No! Ben presto si potè accertare che erano stati uccisi gettandoli nelle "foibe". Si procedette al recupero di quelli per i quali l'operazione era più facilmente effettuabile è tutti videro le salme già intaccate dal processo di putrefazione: uno spettacolo orrendo. Ma dalle indagini ed ancor più dalle autopsie si seppe come molti fossero morti dopo una crudele agonia, in quanto non erano state sufficienti nè le pallottole nè la caduta ad assicurare una rapida fine. Anzi si disse che, ad arte, spesso i morituri erano stati spinti a coppia nel baratro, dopo che una sola delle vittime aveva ricevuto il colpo d'arma da fuoco. Fu evidente che chi aveva organizzato la strage, l'aveva premeditata in maniera di colpire la fantasia della gente e renderla folle di terrore. Ovviamente fra gli scomparsi molti erano fascisti, ma molti erano solamente istriani di lingua, costumi, tradizioni, sentimenti italiani e la loro uccisione era la componente principale di un piano satanico.
Una "pulizia etnica" studiata a tavolino e portata a compimento con la massima determinazione, ed un attento lettore dei fatti della Bosnia e dintorni, non può fare a meno di rilevare l'attualità di questa tecnica, nella quale sarebbe fuorviante far distinzione fra croati, serbi, bosniaci.
All'appello mancano solo gli sloveni, ma anche di costoro, cinquanta anni fa, avemmo le prove della inclinazione a certe soluzioni radicali.
I nostri marxisti e gli epigoni degli stessi hanno sempre cercato di imporre il silenzio su questa dolorosissima pagina della nostra storia. Come hanno fatto? In molti casi negandola e, quando questa rimozione totale non era configurabile, si sono trincerati dietro la motivazione ufficiale accampata dagli sloveni e dai croati. Si è trattato, hanno sostenuto, di fatti sporadici frutto di una esasperazione popolare scatenatasi come reazione a venti anni di brutalità e violenze fasciste.
Con questa nota documentata intendiamo confutare questa tesi di comodo. I comunisti italiani giunsero alla "resistenza" ed agli anni quaranta attraverso un lungo tirocinio, forgiati da esperienze derivanti da trenta anni di lotte e tentativi rivoluzionari.
Dalla rivoluzione di ottobre del 1917, alla guerra di Spagna del 1936, si era sviluppata la teoria, collaudata poi con la pratica, che il potere popolare si poteva affermare ed imporre solo mediante l'eliminazione delle classi parassitarie. "E il sangue che fa girare le ruote della storia": ed era necessario annientare il nemico perchè il nuovo mondo si affermasse.
Di questo orientamento avemmo le conseguenze anche in Italia. Durante i lunghi mesi della guerriglia partigiana, ovunque fu possibile, le formazioni comuniste procedettero alla eliminazione fisica dei nemici politici e di classe, al dì là di ogni cautela e finzione tattica. Quando si pervenne alla crudele primavera del 1945, accanto alle vendette private ed alle liquidazioni strascico di una guerra civile, numerosissime furono le uccisioni mirate ed aventi un carattere classista. Questo aspetto è universalmente accettato, con particolare riferimento a certe zone come la rossa Emilia, dove si protrassero clamorosamente anche nel 1946. I comunisti istriani, triestini, goriziani inquadrati nel P.C.I., non potevano logicamente avere una valutazione diversa dai compagni di Bologna, Modena, Vercelli, Novara ecc, ecc.
Irrilevante era per loro il fatto che in Istria i nemici di classe fossero italiani, considerando un pregiudizio senza peso qualsiasi problema di nazionalità.
Se i compagni croati e sloveni prendevano l'iniziativa della liquidazione dei borghesi, degli intellettuali, dei possidenti, si trattava di una iniziativa proletaria da appoggiare, perchè nella futura società, distinzioni di nazionalità non avrebbero avuto senso.
Trovare le prove di questa complicità non è facile anche se l'atteggiamento di costoro è già sufficientemente eloquente. Quando nell'autunno del 1946 fu chiaro che Gorizia e Monfalcone erano perdute per la loro causa, vi furono almeno 3000 comunisti italiani che passarono il confine: un esodo contro corrente rispetto a quello dei nostri 350.000 esuli.
Meglio la Jugoslavia marxista di Tito che l'Italia di De Gasperi, anche se gran parte dei 3000 rimpatriò furtivamente nel 1948 quando Tito venne cacciato dal mondo comunista.
Abbiamo però trovato una prova eloquente della approvazione dei comunisti italiani di Trieste all'operazione "foibe".
Nel 1979 l'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia "Istituto Gramsci" pubblicò i tre volumi "Le brigate Garibaldi nella Resistenza-Documenti" a cura di Claudio Pavone.
In circa 2000 pagine è documentata la vita delle formazioni partigiane comuniste attraverso testi ufficiali, lettere, relazioni, messaggi colleganti comandi divisionali, brigate, distaccamenti garibaldini. Un lavoro di grande impegno che dimostra l'ampiezza della partecipazione comunista alla Resistenza in Italia dal luglio 1943 alla fine maggio 1945. Non c'è dubbio che i documenti siano stati accuratamente selezionati affinché non finisse di pubblico dominio quanto si riteneva opportuno rimanesse riservato. Ma su 2000 pagine è sempre possibile incorrere in un errore! Ed ecco la perla sulle "foibe".
Prendiamo il 1° volume e leggiamo da pagina 179 a pagina 182, documento 41 datato (... ) dicembre 1943 ed intestato "Il comitato federale di Trieste del P.C.I. al comandante del battaglione "Trieste".
Comincia con le parole: "Rispondiamo al rapporto del 21 dicembre 1943", e per tre pagine commenta le notizie ricevute, dà consigli, ordini, suggerisce, commenta. Ad un certo punto bisogna giudicare su una perplessità sorta fra i compagni del battaglione "Trieste" a proposito dei carabinieri di Villa Decani. Quei militi avevano dimostrato volontà di collaborazione. Era stato corretto accettarla? Ecco la risposta.
"Nel caso dei carabinieri di Villa Decani ben fatto, (omissis) non rinunciando con ciò alla tattica delle foibe" quando si scovano fuori fascisti responsabili di azioni contro la popolazione, ex dirigenti e responsabili del regime fascista dimostratisi particolarmente reazionari; dirigenti responsabili dell'attuale fascismo repubblicano, del governo del venduto Mussolini, membri della milizia e della Guardia Nazionale Repubblicana; collaboratori aperti, decisi ed attivi dei tedeschi, spie, ecc. ecc. La "tecnica delle foibe" e non "fatti sporadici frutto dell'esasperazione popolare......" come volevasi dimostrare.
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VeNuS

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Post 08 May 2003 11:56

poi dicono che io nn faccio post intelligenti -_-
... Manuele sei sempre nei miei pensieri ...

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ThE)MaGISTraTe wrote:A te ci vorrebbe un bagno in una vasca di miele ZUCCHERATO mi sa

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ThE)YoShImItSu

Post 08 May 2003 12:47

Ma postare per dimostrare ke si è intelligenti ( o farlo solo notare) non è da intelligenti. I giudizi spettano agli altri non a se stessi. :)
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ThE)PeacE

Post 08 May 2003 14:49

Vorrei veramente fare una kiakkierata con ThE)Wolf diciamo che il suo post è la testimonianza della perdita della Memoria Storica.
Inanzitutto nn capisco come puoi dire che gli "intellettuali" di Sinistra sono una massa di pecoroni vigliakki, va bene dare delle opinioni ma siamo un po' scaduti. (95% è la cifra giusta questo da da pensare...il 5% di Destra.
E' ingiusto nn mettere nei libri di Storia la tragedia delle Foibe.
Ufo "i comunisti locali hanno responsabilità gravissime" questo è verissimo, ma nn si può far traspatire questa tragedia come uno sterminio da parte dei partigiani Jugoslavi e Italiani, alla stregua dei massacri fascisti.
Xkè è questo che il Revisionismo Storico sta facendo.
Noi che n lo abbiamo vissuto quel periodo nn possiamo capire io ho visto il dolore di mia nonna unica sopravvissuta di una famiglia di 7 persone bombardate dai fascisti.
Da un giorno all'altro dovevi guardarti dai tuoi vicini di casa xkè se eri antifascista facevano la spia hai nazisti...
Il clima dopo l'8 settebre era impensabile x noi. Il re era fuggito nn si sapevaa nemmeno da xkè parte era + l'Italia. Le Foibe nn è L'unico eppisodio di follia di quel periodo. In Cefaloni le truppe Fasciste sono state uccise dai Nazisti proprio xkè nn sapendo cosa fare si erano dichiarate "neutrali". Gli stessi nazisti che una settimana prima combattevano gli alleati assieme hai Fasci.
Dare giudizi di quello che è successo x me è impensabile.

Haider!!! Un Filo-Nazista??? "Permessi di votare"??? senza parole...

"idioti sinistroidi" Senza parole...

"coglione di proporzioni bibliche come Berlusconi" Con Berlusconi basta buttarla sul ridere.

Ps: MI piacerebbe fare una kiakkierata con tutti su questo, proprio xkè n era sui libri l'ho studiato molto se ci vediamo in Net ne parliamo...
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VeNuS

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Post 08 May 2003 17:32

ThE)YoShImItSu wrote:Ma postare per dimostrare ke si è intelligenti ( o farlo solo notare) non è da intelligenti. I giudizi spettano agli altri non a se stessi. :)

era una cosa sarcastica...solo x far tacere quelli ke dicono che spammo solamente.
io spammo tu flammi
fai vedere ke nn sai solo flammare
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ThE)MaGISTraTe wrote:A te ci vorrebbe un bagno in una vasca di miele ZUCCHERATO mi sa

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M A F I A

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A D M I N

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Post 08 May 2003 18:00

Quando vuoi parlare io sono qui :)

Tu parli dei massacri "fascisti", io ti dico che un massacro non ha colore e sempre un massacro resta. Se poi vuoi che ti citi qlc massacro colorato NP: La repressione del cosidetto Ottobre Rosso, La repressione cinese (che continua tuttora), la repressione cubana.

Poi boh non so, se vuoi vado piu' sullo specifico. Tua nonna è sopravvissuta ai bombardamenti fascisti, la mia (ex) ragazza è sopravvissuta al regime comunista in polonia e ci ha perso 2 nonni in un campo di concentramento in Siberia. Ogni guerra ha i suoi morti, ogni regime i suoi massacri.
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MarabU

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Post 09 May 2003 01:11

Scusate ma si parla di vite umane, non potete fare come quei cazzoni che issavano bandiere rosse assieme a quelle della pace.
Il Marabù è un uccello predatore. Il Marabù è anche un ucello spazzino. Queste caratteristiche lo rendono odiato e disprezzato dagli esseri umani. Gli umani apprezzano gli animali in cui vedono le qualità che desiderano tanto avere e odiano gli animali dalle caratteristiche che vorrebbero catalogare non "umane". Il mondo in cui viviamo non è governato da micetti graziosi o cani fedeli. Sono i Marabù a governare in questo mondo, e sono dei pessimi bastardi.
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ThE)PeacE

Post 09 May 2003 15:14

LoL Magis nn mi sembra di aver detto che nn ci sono state stragi o dittature in nome del Comunismo.
E nn dire "Tu parli dei massacri Fascisti" come se io pensi ke quelli siano l'unico male. Come se ignorassi che cosa ha fatto Stalin o gli altri dittatori di qualsivoglia colore.
Io piango x ogni persona morta x le proprie idee x il proprio colore x il proprio paese x la propria razza.

Spero ke anke voi lo facciate.

ThE)PeacE
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