Facoltà a numero chiuso.
Questo implica non che uno studente che voglia studiare una materia che gli piace debba passare un test d'ammissione, ma che esso debba 'andare meglio' di altre (come nel caso di quest'anno alla sapienza in medicina) 3000 persone e candidarsi tra i primi 400 posti o altrimenti anche se le sue conoscenze sono abbastanza ampie non avrebbe comunque accesso alla facoltà.
Questa credo sia un'offesa alla moralità e alla giustizia, e se non sbaglio è anche contraddittoria rispetto alla legge, la quale dovrebbe assicurare ad ogni studente la possibilità di affrontare il tipo di studio desiderato. Una persona non deve sapere la materia ma saperla meglio di altre e con ciò si và a sfiorare quasi la legge della selezione naturale dove i più forti la spuntano.
Io personalmente non credo sia giusto e vi spiegherò le mie motivazioni.
Sono d'accordissimo che si cerchi di far andare avanti le persone più preparate o per lo meno più portate ad una determinata facoltà e le altre vedendo che la materia non gli compete si indirizzerebbero a facoltà più consone alle loro capacità, ma il metodo usato oggiggiorno anche se vuol fare intendere che fa questo, in realtà commette un'empietà poichè non da a tutte le persone la stessa possibilità in quanto sappiamo tutti che se una persona studia ed è preparata può essere meno brava a fare un test rispetto ad una che studia di meno ma che ha maggiori capacità di apprendimento.
La tensione, e la cattiveria che ti mettono questi test è davvero nociva. Io li ho fatti quest'anno in medicina alla sapienza ma non sono passato arrivando millesimo circa su 3000, ma le scene che ho visto mi hanno lasciato perplesso. C'era gente che si era portata (facendola iscrivere) madre, padre, zio, zia, cugino, cugina e facevano praticamente solo qualche domanda l'uno sotto gli occhi dei controllori che facevano finta di non capire che quelle persone erano tutte per un test.
Inoltre ho assistito a gente che ha suggerito risposte sbagliate ad altri, e la cosa più brutta e che lo facevano in molti volontariamente ed ho capito la cattiveria che ci vuole per superare un test del genere quando sentendo uno che suggeriva una risposta sbagliata, non l'ho detto ma ho solamente risposto, non lo so non l'ho ancora fatta.
Credo concludendo che questi test siano tanto ingiusti quanto amorali in quanto mettono un ragazzo contro l'altro, e soprattutto perchè non sono basati sul concetto fondamentale di chi sa, passa, ma il concetto è chi sa + di un altro passa...
Quindi volevo sapere le vostre opinioni su questa che secondo me è un'ingiustizia sotto la luce del sole e affrontare meglio il discorso.