forse ho battuto anche peppe:
La notte bianca me l'hanno rovinata, per tornare a casa è stato un problema e se questo non bastasse la luce mi è tornata solo ieri sera verso le 11
quasi 19 ore senza corrente!!!
che palle!!!
Onore ai ThE)
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ThE)Rain wrote:Ora scusate ma il romano fancazzista e nulla facente deve farsi 300 km per lavoro, dopo che se ne è fatti 150 oggi... Di sicuro un padano ne farebbe 500 ma io essendo un porco posso permettermi solo questo.
LiOn3aRt wrote:Marco sei una merda anche io stavo a piazza del popolo!!!
Il Nuovo wrote:http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,10 ... 69,00.html
Terzo mondo: quello che è successo ieri notte in Italia è roba da Terzo mondo, e non è minimamente comparabile ai black-out che un paio di settimane fa hanno oscurato New York e Londra. Quel che è successo in Italia è roba da Terzo Mondo perchè siamo stati “spenti” da un guasto verificatosi all’estero. Un po’ come se ci bagnassimo in Italia perchè piove sulla Francia. A New York e a Londra le cause del black-out sono state interne. Qui da noi, no: il black-out ci è caduto addosso senza che neanche sapessimo perchè.
In questo Paese politicamente spaccato in due sin dal primo pomeriggio di ieri è iniziato il palleggio delle responsabilità. La verità è che c’è una responsabilità storica gravissima della sinistra nell’aver boicottato l’energia nucleare (isolando anche quei suoi pochi e illuminati esponenti, come Felice Ippolito, che l’avrebbero invece sospinta) per pure e volgari ragioni elettoralistiche, cioè per accaparrarsi i voti dei verdi, gente in buona fede ma illogica e inconsapevole nel respingere l’autonomia nucleare di un Paese che oggi vive grazie alle centrali atomiche francesi, condividendone tutta la rischiosità senza averne in cambio i vantaggi.
C’è un dato che spiega con agghiacciante chiarezza la debolezza energetica italiana: per andare avanti, abbiamo bisogno di importare tra il 17 e il 20% di tutta l’elettricità che consumiamo. L’altro Paese europeo che consuma corrente elettrica straniera è la Spagna, che però ne importa per il 3% del suo fabbisogno totale: un sesto di quel che occorre all’Italia. Di questo deficit sappiamo a chi dire grazie: ai verdi e alla sinistra che vollero e vinsero il referendum anti-atomo. In cambio, che bello, non abbiamo centrali nucleari: peccato però che se si guastassero quelle francesi, saremmo contaminati nè più e nè meno che se le avessimo in casa nostra. Diceva Petrolini: più cretini di così, si muore.
Carlo Azeglio Ciampi wrote:ci vorrebbero più centrali
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